L’Onu e il conflitto araboisraeliano- l’Unità 26.04.09

L’Onu e il conflitto araboisraeliano- l’Unità 26.04.09

Aprile 26, 2009 2001-2010 0

Israele non è un paese razzista ma occupa da quarantadue anni i Territori palestinesi, in spregio della risoluzione 242 e di altre settanta risoluzioni dell’Onu, costruisce unmuro e delle colonie, su terra palestinese, per oltre 450mila ebrei. A dirlo, però, si è subito tacciati di essere antisemiti.
LUIGI FIORAVANTI

L’assemblea dell’Onu è composta dai rappresentanti di tutti gli Stati. Come nelle democrazie liberali il voto del più piccolo e del più povero conta quanto quello del più forte e del più ricco. Il Consiglio di Sicurezza e il diritto di veto riconosciuto ai quattro grandi vincitori della seconda guerra mondiale, però, hanno funzionato da sempre come garanzia per i più forti e per i loro alleati di fronte alle maggioranze
assembleari ed è per il veto posto dagli Stati Uniti che Israele ha potuto disattendere, dal 1947 ad oggi, tutte le risoluzioni dell’Onu. Il boicottaggio della Durban 2 avviene all’interno di questo braccio di ferro, causa ed effetto insieme di tante difficoltà mediorientali. Il modo in cui l’Italietta di Berlusconi si è allineata rinunciando al ruolo attivo di mediazione che aveva sempre esercitato in questo conflitto è solo una conseguenza del passaggio di consegne di un anno fa. Berlusconi non è Prodi, Frattini non è D’Alema. Dei diritti dei palestinesi e delle iniziative volte a dare all’ONU dei poteri reali a loro importa assai poco. Quello che conta, per loro, è stare dalla parte dei più forti.

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