Jonathan o delle risorse che ci sono- l’Unità 02.10.11
Ho insegnato per quarant’anni. Da tempo con tristezza constato il degrado in cui la scuola pubblica sta scivolando. Ho letto l’accorato appello degli studenti di Pontedera e ho fatto un balzo sulla sedia gridando: ci sono! Ci sono i giovani che non si mettono in gioco per cambiare le sorti di questo ferito paese.
VALENTINA TAMBURRO
Napoli, Università Suor Orsola Benincasa. All’interno di quello che era un convento, il correre allegro degli studenti alla ricerca di un progetto per la loro vita è più che un diploma. In alto, di fronte al chiostro che si affaccia sulla bellezza del Golfo, un convegno straordinario organizzato da Jonathan sulle comunità che si occupano dei minori già entrati nel circuito penale o a rischio di entrarci. Dove uno sforzo quotidiano viene portato avanti, in terra di camorra con grande fatica e pochi aiuti, per strappare i più deboli e i più influenzabili (i finti forti, i finti “guappi”) al destino per loro insieme più facile e più terribile. Correndo dei rischi. Avendo successi e insuccessi sul confine incerto vissuto da tanti adolescenti fra normalità e devianza. Molto al di là dei tagli con cui un governo sbagliato dimostra il suo totale disinteresse per i più deboli, il nostro paese è anche questo, mi dico, la bellezza di una veduta del Golfo di Napoli, i giovani che studiano in università tanto più scomode e disorganizzare di quelle degli altri paesi europei per crescere e l’eroismo quotidiano di chi crede nel dovere e nel piacere della solidarietà.
Would you like to share your thoughts?
Your email address will not be published. Required fields are marked *