Vorrei che si desse voce a tutti i Democratici che si aspettano dal partito che li rappresenta in Parlamento, un segnale di dignità politica e coerenza morale: il consenso a procedere nei confronti del senatore
Tedesco. Se così non fosse moltissimi elettori, tra cui io, ne trarrebbero le dovute conseguenze.

Angelo Ferrara

L’idea per cui entrare in politica può corrispondere all’acquisizione di un salvacondotto utilizzabile nei confronti dei giudici si è largamente diffusa ormai nel nostro paese. Il passo successivo è stato quello dell’“eletto” che potrebbe avere un’importanza fondamentale per un funzionamento ottimale dei “gruppi” e delle “associazioni” criminali. Dalla “cricca” fino ai Casalesi ed alle imprese che si muovono sul terreno scivoloso dello smaltimento dei rifiuti tossici e/o degli appalti per le grandi opere pubbliche, il ruolo decisivo di questa protezione dall’alto è sempre più evidente. L’idea di opporsi alle richieste della magistratura nascondendosi dietro la balla del fumus persecutionis è un’idea che le opposizioni, a questo punto, dovrebbero rifiutare con chiarezza. Pensando a Guttenberg, il ministro tedesco che si è dimesso nel momento in cui è venuto alla luce un suo comportamento disonesto che gettava discredito: sulla sua persona, sul suo partito e sui suoi elettori. Ma pensando soprattutto ad un Paese in cui la fiducia nei politici e nella loro onestà sta raggiungendo il suo minimo storico.

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