Lo stalker omicida di Bologna

Lo stalker omicida di Bologna

Agosto 26, 2022 2021 ad oggi 0

Ero alla Camera nel 2008 quando si iniziò a discutere della legge contro gli stalker. Proposi allora, molti erano d’accordo con me in Commissione, che il magistrato cui arrivava la denuncia potesse disporre, nei casi più preoccupanti, una valutazione psichiatrica dell’indagato. Il Governo Prodi cadde però e quello successivo di Berlusconi non tenne conto di questa mia proposta.

Ci ho ripensato stamattina leggendo di Alessandra Matteuzzi, 56 anni, uccisa a martellate sulla porta di casa dall’uomo di 27 con cui aveva avuto una breve relazione e di cui lei aveva segnalato più volte le minacce e la pericolosità: le condizioni psichiche dell’omicida erano evidentemente alterate, infatti, già nei giorni precedenti a quello in cui la povera Alessandra è stata uccisa.

Molti si chiedono oggi se questo delitto folle poteva essere evitato. Io dico di sì. Non con il divieto di avvicinamento, però, nè con il braccialetto elettronico. I disturbi psichiatrici gravi sono disturbi in cui la persona delira perdendo il contatto con la realtà. Le persone che ne soffrono non vanno “ammonite”, vanno curate.

La valutazione psichiatrica è giustamente necessaria per chi chiede il porto d’armi. Potrebbe essere molto utile anche nelle situazioni in cui il magistrato e le forze dell’ordine debbono scegliere le misure idonee per mettere in sicurezza le vittime e gli autori di stalking : individuando per tempo i casi, come questo, in cui il pericolo è davvero grave

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 9 persone, calzature e attività all'aperto

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