Augusto Minzolini su Tv Sorrisi e Canzoni: «Forse la signora Veronica è stata spietata nel criticare il Cavaliere per la festa di Noemi solo perché aveva già in mente una causa milionaria. Un’indignazione premeditata». Si riferiva alla richiesta di 3,5 milioni di euro al mese nella causa di separazione.
Veronica Tussi

Il coniuge più forte economicamente deve, secondo la giurisprudenza consolidata di questo paese, assicurare al più debole, dopo la separazione, il mantenimento dei livelli di vita di cui la famiglia
godeva prima della separazione. Bisognerebbe partire da qui e non dal valore assoluto della somma per valutare se le richieste di Veronica Lario sono ragionevoli o no e i giudici del Tribunale Civile di Milano lo
faranno, credo, se il premier non si inventerà, nel frattempo, l’ennesima legge ad hoc della serie «gli obblighi del normale cittadino italiano non riguardano il capo del governo». Questi i fatti da cui un giornalista dovrebbe partire. Un giornalista, però, non Minzolini la cui «mission» non è più quella di dover informare ma solo quella di difendere una persona molto importante (per lui e per la sua carriera) da qualsiasi tipo di critica, di attacco o di polemica. Facendo disinvoltamente gossip contro sua moglie su Sorrisi e Canzoni e abbaiando ferocemente contro il gossip che lo riguarda personalmente nel Tg1. Con la fedeltà ottusa del cane da guardia: istruito a preoccuparsi solo del suo padrone e dei suoi soldi.

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